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2023 Intenso e ricco di sfide con ricavi a 365 milioni di euro
Ottimizzazione delle risorse energetiche e nuove linee di prodotto consolidano il posizionamento della green factory bassanese BAXI SPA
Bassano del Grappa (VI), gennaio 2024. Per Baxi SpA - azienda leader nel settore del riscaldamento e della climatizzazione - ricorreSre alla metafora delle montagne russe per rappresentare l’andamento del 2023 è indiscutibilmente calzante. Una partenza da vertigini, con l’eredità di un 2022 da record rappresentato da ricavi a 424 milioni di euro e da 650 mila caldaie prodotte. Poi, già a febbraio, una brusca frenata dettata dallo stop alla cessione del credito e sconto in fattura. Seguono voci di proroga del Superbonus, si ripongono speranze sulla Legge di Bilancio 2024, ma poi tutto scema a settembre con la nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) che anticipa l’intenzione del governo di porre il punto definitivo sul 110%.
Un saliscendi di aspettative e di riposizionamenti, di aperture e di rallentamenti, che non ha però impedito a Baxi di chiudere l’anno positivamente e di mantenere fermi gli obiettivi tracciati dal piano industriale: consolidare il posizionamento aziendale sia nel segmento dei grandi impianti industriali che in quelli residenziali, con soluzioni altamente performanti e dal bassissimo impatto ambientale.
Rilevante in tal senso nel 2023 l’acquisizione del 25% del Gruppo G.I. Holding, realtà di rilievo per la produzione e commercializzazione di soluzioni d’avanguardia nella climatizzazione, nel raffreddamento dei processi industriali, nel condizionamento di precisione e nel trattamento dell’aria per edifici commerciali, industriali e pubblici. Particolarmente significativo anche l’ottenimento della prestigiosa certificazione di Sistema di Gestione dell'Energia ISO 50001, standard internazionale che certifica come le organizzazioni (pubbliche e private) si possano dotare di regole adeguate a utilizzare al meglio le risorse energetiche, con evidenti benefici ambientali ed economici. La ISO 50001, che si aggiunge alle tre certificazioni precedentemente ottenute e sempre rilasciate dall’ente certificatore tedesco TÜV (la ISO 9001 per il Sistema di Gestione della Qualità, la ISO 45001 per il Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro e la ISO 14001 per il Sistema di Gestione Ambientale), si inserisce anch’essa nella strategia globale di sostenibilità di Baxi Spa, impegnata a ridurre la carbon footprint, promuovere l'efficienza energetica e contribuire attivamente alla transizione energetica con soluzioni dall’alto valore aggiunto.
“Nonostante l’anno altalenante, non abbiamo mai smesso di favorire gli investimenti” dichiara l’Ing. Aberto Favero, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Baxi SpA. “Chiudiamo il 2023 con un fatturato di 365 milioni di euro, che riteniamo più che soddisfacente avendo in alcuni segmenti performato meglio del mercato stesso. Ci aspetta un 2024 di consolidamento, in particolare nel segmento delle pompe di calore ad alta potenza”.
Con 850 dipendenti in organico e quasi cent’anni di storia, l’azienda veneta (oggi parte del colosso olandese dei sistemi di riscaldamento e climatizzazione BDR Thermea Group, con 2,2 miliardi di euro di fatturato e 6.800 addetti) nel 2023 ha sviluppato due nuove linee. La prima è dedicata alla produzione di nuove gamme di caldaie a condensazione progettate per favorire un processo sostenibile, linea certificata Industry 4.0, flessibile ed autoadattante al piano produttivo, mentre la seconda riguarda le pompe di calore. Nel 2024 Baxi proseguirà inoltre con gli investimenti legati alla formazione, non solo interna ma anche dedicata ai principali target di riferimento con l’obiettivo di ampliare ulteriormente le competenze di installatori, progettisti e centri di assistenza sui prodotti del comparto professional. Proseguiranno i corsi itineranti Educational Program rivolti agli installatori focalizzati su sistemi in pompa di calore, oltre alla ricca offerta di corsi proposti dal centro di formazione bassanese Baxi L@B per centri assistenza.
Nel corso dell’anno Baxi riprenderà il ciclo di convegni Obiettivo Professional per i professionisti mentre continuerà anche per il 2024 il programma di fidelizzazione LunaTeam specifico per installatori.
Non verrà trascurato neanche l’export, distribuito in oltre 70 Paesi nonché fonte di soddisfazioni già nel 2023, con particolare riferimento ai Paesi colpiti dalla crisi legata al conflitto Russia/Ucraina, al Sud America e ai nuovi mercati dell’Est Europa.
Una green factory innovativa quella di Baxi, con un passato di pioniera dei sistemi ibridi integrati (l’abbinamento di una caldaia e di una fonte rinnovabile) e, più di recente, prima in Europa a progettare una caldaia domestica premiscelata funzionante a idrogeno e, ancora, prima a svilupparne la linea produttiva. Il tutto con idrogeno green autoprodotto che sfrutta l’energia proveniente da un impianto fotovoltaico di 6.000 m2 ad alta efficienza posizionato sopra il tetto dello stabilimento che, con una potenza di 992 kW, le consente di ottenere il 100% dell’energia necessaria per produrre circa 3.000 caldaie al giorno e a evitare di immettere nell’atmosfera oltre 400 tonnellate di CO2 annue.
Decenni di grandi investimenti, di risorse destinate alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie, con il risultato di anticipare i tempi e di investire anzitempo su temi come risparmio energetico e transizione ecologica. Un’azienda che mai smetterà di investire in innovazione e formazione.
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